lunedì 10 giugno 2013

Rosamaria Dell'Erba presenta Fabiana Luceri.

Dalla presentazione della prof.ssa Rosamaria Dell'Erba

"(...) Le 18 opere esposte da Fabiana Luceri rappresentano vari periodi e influssi determinanti come quello dei dipinti che segnano un doveroso omaggio a Pollock: Sinapsi, Yellow, Segni; segue il gruppo delle opere di introspezione interiore :
 
Alla ricerca di me stessa, Sogni (esposto alla “Vibe Gallery” di Londra), Prospettiva, nei quali spazio interiore e “urbano”(i bei grigi di Prospettiva suggeriscono un’inconfondibile nebbia metropolitana) confluiscono; quelle in cui l’astrattismo è più preponderante: Time (il più “figurativo” della mostra), L’albero dei sogni , in cui lo spazio è più surreale, infine il gruppo di opere che si distinguono per un’espressività più matura: Eruzione,(esposto alla “Vibe Gallery”), Policromia, Abstract, Violet, La tela del ragno.
 
In Sogni, astratto, la presenza di un occhio, di un aquilone, richiama una sorta di stato d’animo adolescenziale, stagione elettiva per la proiezione dei nostri desideri nel futuro. Il dipinto è stato esposto anche a Conversano per “Face art”, a Venezia in una mostra collaterale alla Biennale: “Xante Battaglia meats Fabiana Luceri”. Presso la “Fondazione Xante Battaglia” è conservato il dipinto Sovrapposizioni cromatiche.
 
In alcune opere di Luceri è intuibile la raffigurazione di uno spazio cosmico: l’accenno di ricerca spaziale nella composizione viene condotta attraverso una sapiente stesura di piani a tinte fredde, piani a tinte scure e tocchi in oro per dare l’idea di luce ( e di vita?) in uno spazio cosmico sconfinato e muto in cui l’artista ben sottolinea la sensazione di angoscia (Policromia).
 
L’effetto di rilievo, item della pittura informale ( a metà tra pittura e scultura) è dato dal pigmento impastato che è presente anche in Eruzione, sapiente, costruito più raffinato e meno statico del primo. In quest’opera (esposta anch’essa alla “Vibe”) la forza della natura, è resa evidente e leggibile dal moto circolare del piano di fondo della composizione, su cui è descritto il movimento rapido e spettacolare della fuoriuscita della roccia fusa. I colori scuri ma lucenti, conferiscono un effetto di positiva energia creativa, non di cataclisma.
 
Violet esprime attraverso la scelta del colore spirituale per eccellenza: il viola, il momento della discesa nel proprio spazio interiore.
 
Abstract è l’omaggio a Pollock più riuscito per la stesura di piani e una padronanza del dripping che manca negli altri studi della serie dedicata al maestro.
Il più figurativo è Time: colore steso con tecnica mista, a gouache oppure applicazione di foglia d’argento. In Panta rei, ritorna il viola colore della spiritualità, steso in un bel moto ondoso, privo di grumi o rilievi come in Violet. Attimi è stato dipinto a marzo 2013, con foglia oro e smalto. Il bel formato verticale esalta i contrasti nero, oro e rame, i dripping gialli e neri che portano movimento alla composizione e segnano il piano in superficie.
 
La tela del ragno, del giugno 2010, è un piccolo capolavoro. Un bel saggio di accordi cromatici che prendono corpo nel delicato bassorilievo di grumi e filamenti su cui è descritta la ragnatela. Simbolicamente più sottile del ragno e del tamburello, questa, come il titolo dell’altro dipinto, Sinapsi, sono un’aperta e consapevole allusione al contagio dell’energia vitale della danza che è oltre il folklore turistico. Vi sono intrappolate luce, spazialità, moto: la stesura circolare del pigmento, quasi allude agli avvitamenti del corpo durante la danza.
 
L’immagine della ragnatela è in fieri come richiedono i più classici dettami dell’Informale. Alla ricerca di me stessa, è un omaggio a Picasso del febbraio 2012, mentre Pezzi di colore, del gennaio 2013, con accenno di costruzioni geometriche, è il dipinto da cui è tratto il particolare presente nella locandina. Senza titolo - anche qui un topos informale- è un acrilico su tela del 2012, uno studio in azzurro, lavorato a spatola e pigmento argenteo. Infine Impatti fecondi, composizione in giallo e grigio, esposto a Londra alla Vibe Gallery, e a Bari alla Vallisa è stato pubblicato su La bottega dell’arco acrobata.(...)"

Il testo intero , a cura della della prof.ssa Rosamaria Dell'Erba  è stato pubblicato in primis sul sito dell' Università Popolare Aldo Vallone di Galatina)

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